Cogliere il bello nel brutto… questo è ciò che avviene quotidianamente all’interno del mondo di “Pretty Ugly”; un mondo imperfetto e pieno di differenze dove, però, ogni bambino si accetta e viene accettato per quello che realmente è, senza condizionamenti né costrizioni, senza barriere razziali né sociali.
Anche se ai margini della società, spesso abbandonati e sempre dimenticati, i bimbi che vivono in questo magico mondo sono effettivamente speciali anche se non rispecchiano esattamente i canoni di bellezza tradizionali… magrolini, PALLIDI e un po’ “storti”, tutti si portano dietro il peso di un’imperfezione fisica o comportamentale… tutti lottano per superare le prove della vita ma non lo fanno mai da soli perché il problema di uno potrebbe diventare la soluzione dell’altro. Ecco perché la sedia a rotelle di Francis si trasforma in un comodissimo carrello per la spesa esagerata di Shila e perché Wendy è sempre la prima ad essere scelta, quando si gioca a nascondino al buio!
Nella periferia di ogni città c’è un gruppo di “Pretty Ugly” che affronta i problemi quotidiani della metropoli in cui vive e si confronta con tematiche sempre nuove; un confronto profondo e divertente tra le problematiche sociali dei minori e la realtà civica della città in cui questi vivono e crescono.
“Pretty Ugly” porta con sé un messaggio positivo indirizzato a tutti: accettare con ironia ed intelligenza le differenze che sembrano separarci, di qualunque natura esse siano, perché solo attraverso la comprensione dell’altro si può trasformare ciò che sembra brutto in qualcosa di realmente bello.